1 Agosto 2015
Dopo alcuni anni di pace, nel Chernarus si è scatenata un'altra crisi. Gli eventi di Operation Harvest Red sono ormai lontani, ma le ferite inferte non si sono ancora rimarginate, anzi, sono più vive che mai.
Il gruppo di ribelli della stella rossa che si pensava estinto è tornato a farsi sentire a gran voce, rivendicando il potere sottrattogli.
I russi non hanno dimenticato l'attentato di Mosca dove morirono centinaia di persone, è stata una tragedia troppo grande per essere dimenticata cosi facilmente.
Alle nuove richieste dei Chedaki la Russia ha congelato i rapporti con il Chernarus, interrompendo gli aiuti economici alla debole neo-repubblica.
In una calda mattinata di Luglio un nuovo ordigno è esploso nella città di San Pietroburgo, fonti non certe affermano che l'attentato è stato organizzato dalla stella rossa, il gruppo chiamato Chedaki.
La Russia non ha esitato a sfruttare il Casus Belli per invadere nuovamente il Chernarus. Purtroppo in epoca cosi buia, le idee di pochi folli possono condurre a vere e proprie stragi, e a pagarne le conseguenze è sempre la popolazione innocente.
La vendetta è cominciata.
L'ONU ha iniziato immediatamente le contrattazioni senza ottenere alcun risultato, il tempo della diplomazia è finito.
La flotta americana si è portata nelle acque territoriali del Chernarus. Il 1 Agosto è avvenuto lo sbarco delle prime forze americane sul continente. Le truppe a terra sono riuscite a stabilire una testa di ponte in 006-018 da dove potranno incominciare le operazioni.
Il primo obbiettivo è la piccola città di Kamenka situata a circa 1 km NE in 018-131.
L'inizio delle operazioni è fissato per il 2 Agosto 2015 ore 06:00.
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